Avrei voluto chiamare questo post “fai la spesa come se
fossi tua nonna”, poi ho pensato che mia nonna, che ha 90 anni suonati, mi
consiglia sempre di comprare le tagliatelle ai funghi surgelate dell’Eurospin,
che sono tanto buone! Allora forse non è il caso di prendere mia nonna ad
esempio, magari potrebbe andare meglio la sconosciuta bisnonna…
Ma perché parlo di fare la spesa come un’anziana signora
nata prima del 1930? Dicevo nello scorso post di come il cibo possa essere
considerato un atto politico: ognuno di noi si trova a fare la spesa almeno una
volta a settimana e, nella maggior parte dei casi, si rivolge per questo a un
supermercato. Bene, ognuno scegliendo cosa comprare determina il mercato, che
certo ci domina con tutte quelle strategie chiamate marketing, ma insomma se
ognuno di noi seguisse delle piccole linee guida per fare la spesa avverrebbe
una rivoluzione!
Per ora non mi addentrerò nelle complesse storie del da dove
vengono le banane o il caffè, e non farò quei discorsi un po’ spocchiosi del
tipo: “la Coca Cola no, la Nestlé no, la Unilever no”.
Torniamo alla nonna, o meglio alla bisnonna: Michael Pollan
nel suo libro In difesa del cibo (Adelphi)
dà alcuni semplici consigli su come scegliere cosa mettere nel carrello, se
proprio non potete fare a meno di fare la spesa al supermercato!
Non mangiate nulla che la vostra bisnonna non riconoscerebbe come cibo.
Pensiamo a tutti i prodotti stipati in un supermercato,
quanti tipi di biscotti, barrette, fiocchi, snack, sono riconducibili a un alimento
presente in natura? Di quanti sapremmo indicarne gli ingredienti base se
venissimo dal passato, o purtroppo anche se veniamo dal presente?
Da qui passerei a un’altra regola aurea:
Leggete sempre l’etichetta ed evitate quei cibi che hanno ingredienti
sconosciuti, o impronunciabili.
Cerchiamo di evitare quei prodotti che hanno più di cinque
ingredienti, che al primo posto hanno lo zucchero, o lo sciroppo di mais. Se
dobbiamo comprare un yogurt, perché scegliere quello con coloranti, additivi e
conservanti? Se vogliamo uno yogurt zuccherato o alla frutta, non possiamo
aggiungerla noi?
Evitate quei cibi che non vanno mai a male
Il cibo dovrebbe essere un organismo vivente e in quanto
tale deperibile. Non vi è mai capitato di lasciare per settimane una carota in
frigo e ritrovarla uguale a prima? Io ogni volta mi spavento tantissimo…
Evitate prodotti che “fanno bene alla salute”
Questo è marketing, meglio girare alla larga, molto spesso
ci troviamo di fronte a mode passeggere e paghiamo il prezzo della pubblicità,
altro che bifidus actiregularis…
Nel supermercato evitate la zona centrale e fate la spesa nelle corsie
periferiche
Perché è qui che si trova il cibo vero! Frutta, verdura,
carne, pesce, pane. Ma leggete sempre l’etichetta!!
A queste regolette di Pollan, vorrei aggiungere un monito
personale:
Le aziende non fanno il bene del consumatore, ma delle proprie tasche
Diffidiamo della sensazione di genuinità o di bontà che ci
ispira un certo marchio, controlliamo sempre cosa stiamo comprando.
Quindi per riassumere, anche in un supermercato, cerchiamo
di comprare CIBO VERO!
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